Benevento: Un incontro di calcio; sicuramente sia i blucerchiati sia le streghe, com’è simpaticamente chiamata la squadra del Benevento, sono rimaste soddisfatte della prova. Benevento che avrebbe potuto chiudere la partita dopo il vantaggio per una rete a zero e Sampdoria che coglie un pari dopo un notevole pressing finale. Dopo un primo tempo con le squadre che si sono affrontate senza particolari emozioni, la squadra di Inzaghi sblocca con il classico goal dell’ex. I blucerchiati pareggiano con Keita; nel finale dell’incontro su improvvisi rovesciamenti di fronte cercano il goal della vittoria; sarebbe stata l’ennesima beffa per i locali; una partita simile era stata quella con il Torino con il Benevento raggiunto nel finale; il verdetto, anche in tal caso è quello del campo: parità. Per la Samp Quagliarella parte dalla panchina. In effetti le squadre sono aggressive nei confronti dei rispettivi avversari ma prevale una lunga fase di studio. Ci si divide tra il fare la partita e una tattica d’attesa pronti a ripartire. Il vantaggio è firmato dall’ex che al 55′ sorprende Audero con un diagonale da posizione angolata. Nel vortice dei numerosi cambi decisi da due tecnici, la mossa che è decisiva è l’ingresso di Damsgaard. Il danese si rivela pericoloso per la difesa del Benevento e all’80’ da una sua azione si genera il cross sul quale Keita appoggia in porta per il risultato di 1-1. Per il resto i blucerchiati attaccano in un assalto finale, il Benevento riesce a tenere bene la difesa anche se accusano il colpo. Il Benevento deve rimandare una futura vittoria; non c’è da alcune giornate; solo un punto che consente comunque di muovere la classifica. In sintesi:
Benevento-Sampdoria 1-1 Benevento – Schema di gioco (4-3-2-1): Montipò; Depaoli, Glik, Tuia (37′ st Caldirola), Barba; Ionita, Schiattarella, Improta (30′ st Foulon); Insigne (22′ st Viola), Caprari (30′ st Sau); Lapadula (38′ st Di Serio). In panchina: Manfredini, Lucatelli, Pastina, Hetemaj, Iago Falque, Dabo, Tello, Caldirola, Viola, Foulon, Di Serio, Marco Sau. Infine il tecnico. Filippo Inzaghi.
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Tonelli (19′ st Yoshida), Colley, Augello; Candreva (19′ st Damsgaard), Silva (32′ st Ekdal), Thorsby (32′ st Verre), Jankto; Torregrossa (32′ st Quagliarella), Keita. In panchina: Letica, Ravaglia, Ferrari, Leris, Ramirez, Askildsen, Ekdal, Verre, Regini,Yoshida, Damsgaard e infine Fabio Quagliarella. Il tecnico Claudio Ranieri. Per la cronaca Arbitro, direttore di gara: Gianluca Aureliano di Bologna.
In conclusione un dato importantea degno di nota, per la cronaca; In una curva dello stadio campeggiava una gigantografia, un disegno a grandi linee raffigurante un calciatore come esultante dopo un goal. Era l’immagine di Carmelo Imbriani purtroppo scomparso prematuramente. Era stato un allenatore e calciatore nel ruolo di centrocampista. Il ritiro, per parlare di lui, dall’attività agonistica; in seguito era diventato il nuovo allenatore degli Allievi Nazionali del Benevento; era stato promosso allenatore della prima squadra. Aveva giocato in varie squadre tra le quali Napoli e Benevento dove ha lasciato più che un buon ricordo. I tifosi gli hanno dedicato un bel pensiero, un omaggio alla memoria; alla base del disegno o striscione che sia, era scritto: “Ci hai tenuto per mano e ci hai portato lontano, auguri eterno capitano!”.
Antonio Romano