“Se è per una megaoperazione di messa in salute e in sicurezza perché no. Ma chiudere adesso senza i vaccini temo che non serva a niente e a nessuno”: così il segretario della Lega Matteo Salvini ha risposto ai giornalisti a margine di una visita al centro di Telefono Donna all’ospedale Niguarda di Milano “Ogni chiusura, seppure richiesta dalla comunità scientifica, è una sconfitta – ha aggiunto – Vale per le scuole, le attività commerciali, i teatri”.
“Noi – ha spiegato – stiamo correndo come matti per recuperare il tempo perso sui vaccini. Ancora oggi personalmente ho sentito alcune istituzioni straniere perché siamo in ritardo.
Bisogna porre rimedio ai ritardi e agli errori commessi in Europa”.
“Prima mettiamo in sicurezza gli italiani prima torniamo a vivere. Se on arrivano da Bruxelles ma – ha concluso – possono arrivare dall’India, da Israele da San Marino, dalla Russia, dagli Stati Uniti dalla Groenlandia bisogna comperarli al prezzo che serve. Se per una megaoperazione di messa in salute e in sicurezza perché no. Ma chiudere adesso senza i vaccini temo che non serva a niente e a nessuno”. (ANSA).
Vaccino: medico-sindaco trevigiano, “non me lo inietterei”
Sono perplesso, troppo pochi i soggetti testati
(ANSA) – SANTA LUCIA DI PIAVE, 28 DIC – “I medici ospedalieri dipendenti da un’azienda sanitaria che si fanno vaccinare sotto gli occhi del loro ‘padrone’ politico e attorniati da fotografi mi sembrano le comparse di una recita. Se il vaccino è così sicuro perché non è il politico a dare il buon esempio?”.
Parole di Riccardo Szumski, sindaco indipendentista a capo di una giunta sostenuta da una lista civica a Santa Lucia di Piave (Treviso) e medico di base nello stesso comune.
Si dice “molto perplesso” rispetto alle basi scientifiche che hanno portato alla produzione del vaccino in consegna da ieri in tutta Italia”. Il numero di soggetti sui quali è stata compiuta la sperimentazione, spiega, sarebbe troppo ridotto e “io in questo momento – aggiunge Szumski – non lo inietterei su me stesso”.